La salute degli occhi: una guida completa

Giovedì 01 Agosto 2024

La salute degli occhi è fondamentale per il benessere generale e la qualità della vita. Avere una buona vista ci permette di svolgere le nostre attività quotidiane con facilità e sicurezza. Molte persone, però, tendono a trascurare la cura degli occhi fino a quando non emergono problemi significativi. 

Ne abbiamo parlato con il Dottor Federico Basilico, specialista in oftalmologia che collabora con il San Paolo Radiologia, centro diagnostico Alliance Medical di Bregnano.

Quali sono le malattie degli occhi?

Le malattie degli occhi sono estremamente diverse e variegate. Benché l’occhio sia una struttura molto piccola, è comunque composto degli stessi tessuti che compongono l’intero nostro corpo e, in più, di un tessuto peculiare rappresentato dai mezzi diottrici, anch'essi suscettibili di malattie. I mezzi diottrici sono le lenti che ci permettono di mettere a fuoco e vedere e possono essere soggetti a difetti di rifrazione quali, tra i più comuni, miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

I vizi di rifrazione sono classificati in base alla posizione del fuoco sulla retina: 

  • la miopia porta il fuoco dell’immagine davanti alla retina, dando luogo a una visione sfocata; 
  • l’ipermetropia fa cadere il fuoco oltre la retina, causando anche in questo caso una sfocatura; 
  • l’astigmatismo provoca una suddivisione dei fuochi, davanti e oltre la retina.

Inoltre, anche i mezzi diottrici, come il cristallino, possono essere affetti da patologie, la più comune delle quali è la cataratta, ovvero un’opacizzazione del cristallino. Questa patologia tende a manifestarsi in tarda età, generalmente dopo i 60 anni nella forma senile, ma esistono anche forme congenite che possono colpire i giovani, inclusi i neonati, causando seri problemi se non trattate tempestivamente. 

Altre problematiche dei mezzi diottrici includono la perdita di trasparenza del vitreo, la gelatina che riempie la parte più profonda dell’occhio. Frequenti, a questo proposito, sono i corpi mobili vitreali, piccole impurità nel vitreo trasparente, percepite come “mosche volanti” o “ragnatele”.

L’occhio possiede anche un sistema di pressione interna, suscettibile di patologie come il glaucoma, che comporta un danno al nervo ottico a causa dell’aumento della pressione oculare. Grazie ai progressi farmacologici, oggi, la chirurgia per il glaucoma rappresenta un’opzione di ultima istanza ed è riservata a una piccola percentuale di pazienti.

Il tessuto nervoso e vascolare che riveste l’interno dell'occhio, chiamato retina, può essere soggetto a distacchi o rotture, che sono invalidanti, per il trattamento delle quali esistono soluzioni laser e chirurgiche standardizzate ed efficaci, se la diagnosi avviene in tempi precoci. 

Tra le patologie retiniche comuni negli anziani vi sono poi le degenerazioni maculari, che possono essere secche o umide. La forma umida si tratta con iniezioni periodiche di farmaci, mentre per la forma secca sono in via di sviluppo nuove terapie farmacologiche.

Altre problematiche retiniche colpiscono le membrane epiretiniche, le pellicole che rivestono la retina e che possono deformarla, causando una visione distorta. In questo caso, il trattamento è chirurgico, tramite vitrectomia e peeling della membrana epiretinica.

L’occhio è composto anche da tessuti vascolari, soggetti a emorragie. Le emorragie sottocongiuntivali, spesso causate dalla rottura di un capillare superficiale, sono generalmente innocue, ma richiedono un controllo della pressione arteriosa del paziente. Più gravi sono, invece, le complicazioni vascolari legate al diabete, che possono compromettere la retina con perdita di vista significativa, trattabili con terapie farmacologiche, laser e chirurgiche.

I muscoli oculari possono essere colpiti da problemi neuromuscolari, come lo strabismo, che può anche causare visione doppia. Questi problemi possono essere corretti chirurgicamente, soprattutto nei bambini. Patologie che coinvolgono la palpebra e i muscoli che la controllano, o che causano asimmetria pupillare, richiedono diagnosi e intervento precoci. Nell’anziano, il tessuto cutaneo della palpebra può cadere, causando dermatocalasia, che può necessitare di blefaroplastica per ripristinare il campo visivo.

In conclusione, l’occhio, pur essendo piccolo, è composto da una serie di tessuti vulnerabili a varie patologie. Pertanto, è importante sottoporsi a visite periodiche di controllo e prevenzione.

Come valutare la salute dell’occhio?

Sicuramente, è importante effettuare visite oculistiche periodiche, con una frequenza che può variare da paziente a paziente. La visita oculistica si svolge in un ambulatorio attrezzato in cui è possibile effettuare una serie di esami strumentali. L’oculista, infatti, si avvale di molta tecnologia per eseguire una visita accurata. 

In primis, si esegue l’esame biomicroscopico alla lampada a fessura, una sorta di microscopio ad alta risoluzione che permette di osservare l’occhio ingrandito molte volte, con le varie strutture interne. Grazie a questo strumento, possiamo esaminare anche il fondo dell’occhio, la parte più interna, sede di molte patologie.

Negli ultimi anni, è diventata di estrema importanza anche l’OCT (tomografia a coerenza ottica), un esame simile a una TAC. Questo esame permette di ottenere immagini stratificate ad altissima risoluzione delle varie strutture dell’occhio. Gli OCT moderni hanno una risoluzione di uno o due micron, consentendo di vedere dettagli e di individuare patologie che prima sfuggivano alla diagnosi.

È estremamente importante nella visita oculistica valutare la tonometria, che fornisce informazioni sulla pressione oculare. Importante è anche la topografia, una sorta di mappa bidimensionale o tridimensionale della cornea, realizzata con il topografo. La topografia permette di raccogliere informazioni sullo stato di salute della cornea e sui difetti visivi come l’astigmatismo.

Un ambulatorio oculistico deve essere ben attrezzato per consentire al medico di eseguire la visita in tutta sicurezza e tranquillità, garantendo al paziente una diagnosi certa e affidabile.

Cosa fare per la salute degli occhi?

Sicuramente, come per il resto dell’organismo, è fondamentale adottare stili di vita salutari. È importante, innanzitutto, seguire un’alimentazione sana e variegata, povera di grassi e ricca di frutta, verdura e antiossidanti. Il fumo e l’alcol sono estremamente dannosi e possono causare numerosi danni ai vari tessuti oculari. Inoltre, un’attività sportiva regolare è molto utile per il benessere generale dell’organismo e, quindi, anche per quello degli occhi. Dopo una giornata di lavoro al computer, dedicare almeno mezz’ora alla corsa permette di cambiare focalità e rilassare il sistema visivo e neuromuscolare collegato all’occhio.

È estremamente importante proteggere gli occhi dai raggi solari e ultravioletti, utilizzando occhiali da sole con un buon filtro anti-UV. È altrettanto importante abituare i bambini fin dalla tenera età a indossare gli occhiali da sole, poiché i maggiori danni da raggi ultravioletti si verificano proprio quando i tessuti oculari sono estremamente trasparenti, permettendo il passaggio di molta luce e raggi UV all’interno delle strutture oculari.

Come tenere gli occhi in salute?

Per mantenere un occhio in salute, è fondamentale affidarsi a chi può valutare adeguatamente la salute oculare. La prima cosa da fare è effettuare visite periodiche, come raccomandato dalla SOI (Società Oftalmologica Italiana).

In età prescolare, quindi durante la scuola materna, è necessario effettuare una prima visita oculistica, a meno che non ci siano problemi particolari alla nascita. Successivamente, è importante effettuare visite alla fine delle scuole elementari e medie, quando iniziano a svilupparsi maggiori difetti visivi.

Sono consigliate visite intorno ai vent’anni, e poi in età di comparsa della presbiopia, che è un difetto di lettura da vicino che tende a comparire verso i 40-45 anni. Dopo questa età, le visite dovrebbero avvenire ogni cinque anni, e dopo i 60 anni ogni due anni per un occhio sano. Se, invece, sono in atto patologie particolari, è consigliabile sottoporsi ad accertamenti specifici ogni anno o anche ogni sei mesi.

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