Mese della Sensibilizzazione del Tumore del Polmone

Franco Perona: “La TC a bassa dose può salvare la vita”.

Novembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione mondiale del tumore al polmone e anche Alliance Medical Italia dà il suo contributo ricordando che nei centri diagnostici presenti in sette regioni italiane la prevenzione e l’anticipazione diagnostica per questa neoplasia durano tutto l’anno.

Il tumore al polmone è uno dei principali big killer insieme al cancro al seno, quello al colon-retto e alla prostata. Si stima che alla fine del 2013 i nuovi casi diagnosticati in Italia saranno circa 38mila, dei quali quasi il 30% nelle donne. A lanciare l’iniziativa di informazione sono stati i maggiori esperti mondiali, riunitisi a fine ottobre a Sidney per il 15° World Conference of Lung Cancer.

Noi abbiamo fatto qualche domanda a Franco Perona, Chief Medical Officer e Clinics Director di Alliance Medical Italia, azienda leader in Europa nella diagnostica per immagini.

D Quando diciamo cancro al polmone, di che cosa stiamo parlando esattamente?

R Il tumore del polmone compromette la funzione base di questo organo, cioè il trasferimento dell’ossigeno respirato al circolo sanguigno e la depurazione dell’anidride carbonica prodotta dall’organismo. La neoplasia polmonare provoca una crescita incontrollata di determinate cellule nei bronchi, bronchioli e alveoli, che possono costituire una massa che ostruisce il corretto flusso dell’aria o possono provocare emorragie polmonari o bronchiali.

D I dati diffusi in questi giorni lo indicano come il tumore che più provoca decessi.

R Oggi è ben chiara l’incidenza del carcinoma polmonare specie negli uomini fumatori, la cui possibilità di ammalarsi è di circa quattro volte superiore rispetto alle donne. Questo cancro rappresenta la prima causa di morte nei paesi industrializzati. In Italia muoiono circa 27.500 persone ogni anno, circa 22mila sono uomini e 5.500 donne. I numeri che sto citando sono i più recenti e sono stati diffusi durante il World Conference of Lung Cancer.

D Quali sono i soggetti più a rischio?

R Di sicuro i fumatori. Il fumo di sigaretta contiene numerose sostanze che agiscono direttamente (con lesioni immediate) o indirettamente (con modificazioni nel corso del tempo) a livello dei bronchi. Quindi mi permetto subito un appello: spegnete le sigarette. E poi mi preme fare presente che il tumore al polmone è particolarmente subdolo perché non sempre si manifesta con chiarezza agli esordi e i sintomi possono essere comuni ad altre malattie polmonari.

D Si può fare prevenzione?

R A costo di essere ridondante, mi raccomando, eliminate il fumo dalla vostra vita. Si può parlare di prevenzione secondaria: trattamento chirurgico, farmaci chemioterapici e farmaci biologici. Si stanno studiando farmaci mirati – target therapy – per migliorare l’aspettativa e la qualità della vita dei pazienti. E’ fondamentale la diagnosi precoce del tumore al polmone. La TC al torace a bassa dose è un esame salvavita. Questo esame permette di individuare in meno di dieci secondi anche noduli di pochi millimetri e di intervenire chirurgicamente e in modo mirato in una fase iniziale della malattia.

D Ci sono controindicazioni a questo esame diagnostico?

R La TC espone a un basso dosaggio di radiazioni. Faccio un esempio: meno della metà di quella cui siamo esposti per le radiazioni presenti in natura. E poi è un esame rapido e non invasivo. Non è necessario il liquido di contrasto. In alcuni dei nostri centri diagnostici, tra cui lo Studio Radiologico Centocannoni di Alessandria, si effettua la TC del torace a bassa dose sia in convenzione con il SSN, sia in regime di libera professione. A tal proposito, siamo il primo Gruppo in Italia ad avere adottato DoseWatch, un innovativo sistema di gestione della dose di radiazione, che ottimizza l’esposizione del paziente e garantisce la massima efficacia dell’esame radiologico. Il Centocannoni ha deciso di utilizzare questa avanzata tecnologia applicandola proprio alla TC multidetettore di ultima generazione. Ricordo, inoltre, che ci sono studi scientifici che coinvolgono i fumatori volontari, come il progetto Cosmos, di cui è già stata avviata la seconda fase.

Elisa Pasino

Ufficio Stampa