Ottonello: “Fare ricerca nei centri privati è possibile grazie a tecnologia all’avanguardia”

Alliance Medical Italia gira l’Europa con importanti lavori scientifici

Roma - Prosegue con successo il lavoro del dottor Carlo Ottonello, direttore tecnico del Servizio di Diagnostica per Immagini del Centro Ricerche Cliniche di Pomezia.

Già presentato nel marzo 2013 all’ECR, European Congress of Radiology, di Vienna, ora il lavoro che verte sullo studio RM del piede è stato arricchito di ulteriore casistica ed è stato presentato alla XVI Giornata SERME dedicata alle patologie dell’arto inferiore.

La due giorni organizzata dalla Sociedad Española de Ragiologia Musculo-Esqueletrica si è svolta a metà febbraio a Gijón, Asturie, Spagna nordoccidentale. Il lavoro sul Plantar Plate disease in questo primo anno dalla pubblicazione ha avuto una rilevanza internazionale. Lo studio riguarda la sofferenza delle articolazioni metatarso-falangee dovuta a microtraumi ripetuti. Ciò può ad esempio riguardare gli sportivi o le donne che utilizzano scarpe con i tacchi alti. Con la Risonanza Magnetica in ipertensione delle dita del piede (cosiddetto stress test) la lesione della capsula articolare, spesso non visibile con la RM standard, si svela e diventa diagnosticabile.

Il prossimo impegno – oltre a quello quotidiano presso il CRC di Pomezia, che fa parte del gruppo Alliance Medical Diagnostic – è previsto per giugno a Riga, Lettonia, in occasione del Congresso ESSR, Società Europea di Radiologia Muscolo-Scheletrica. E’ di pochi giorni fa la notizia che sono stati accettati due lavori: Familial spondylo-costal dysostosis due to a new mutation in DLL3 (C661T-R221X) gene, i cui autori sono oltre a Ottonello, il dottor Cristiano Turchetti (Alliance Medical, RM Ospedale di Matera), il dottor Antonello Giardino (Università di Milano), il dottor Oronzo Scarciolla (Ospedale di Matera). Lo studio tratta di una malformazione che riguarda le vertebre e le coste e che è dovuta alla mutazione di un gene. E’ stato il medico genetista dottor Scarciolla con il suo team a individuare questa mutazione. Dal punto di vista radiologico, la malformazione, a fronte di una mutazione genetica nuova, non è distinguibile da quelle dovute ad altre mutazioni.

L’altro studio dal titolo Unstable degenerative spondylolisthesis: role of prone position MRI in the detection of lumbar facet joint effusion vede coinvolti il dottor Ottonello, il dottor Leandro Lombardi, collega presso Alliance Medical di Pomezia, il dottor Paolo Giuliani (Fisiocard Medical centre, Roma), il dottor Giardino, il dottor Turchetti e il professor Francesco Sardanelli (Università di Milano). Gli autori del lavoro dimostrano la possibilità di evidenziare segni di microinstabilità vertebrale del paziente in posizione prona durante la Risonanza Magnetica. In alcuni pazienti con dolore, la dimostrazione della microinstabilità non avveniva nella posizione standard, che è quella supina, ma solo a pancia in giù.

I migliori medici e scienziati dotati di apparecchiature all’avanguardia permettono di ottenere un mix fondamentale: professionisti della sanità sempre pronti e aggiornati che, da una parte, sono un fondamentale aiuto per i pazienti e, nello stesso tempo, collaborano ad ampliare il campo d’indagine riservato alla diagnostica per immagini. Questo permette di compiere nuovi passi avanti nella prevenzione di malattie gravi e invalidanti e per il miglioramento della qualità della vita.

Il dottor Ottonello ci ha detto, nel chiudere la chiacchierata con l’Ufficio Stampa, che fare parte di un vasto gruppo come Alliance Medical rende possibile la ricerca sia per la tecnologia a disposizione, come è stato già scritto, sia per l’inserimento in numerose e diversificate realtà geopolitiche e umane, che vuole dire un’ampia casistica a disposizione. Inoltre, questo dimostra come sia possibile fare una buona ricerca anche in centri privati e non universitari.

L'immagine,allegata raffigura una RM di un piede con le dita in posizione normale e in ipertensione (stress test).

Elisa Pasino

Ufficio Stampa

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