PET/TC all’Istituto Salus di Genova

Perona: “Una scelta clinica mirata all’anticipazione diagnostica e un progetto ad alto impatto sociale per tutta la regione”

La sentiamo nominare sempre più di frequente, ma spesso non sappiamo di che cosa realmente si tratti. La PET/TC ha questo doppio nome perché, in realtà, si tratta di un esame diagnostico che combina due tecniche differenti, la PET e la TAC, in un unico scanner. In questo modo un solo esame permette di avere due gruppi di informazioni correlate sul corpo – sia di metabolismo sia strutturali –. Oggi si fa riferimento alla PET/TC come alla nuova frontiera nell’ambito della medicina nucleare, per questo motivo ci siamo rivolti al dottor Franco Perona, Chief Medical Officer e Clinics Director di Alliance Medical Italia, per farci spiegare qualcosa di più su questa apparecchiatura e sulle sue applicazioni.

D Partiamo dall’utilità pratica. Quando è necessario sottoporsi a PET/TC?

R Attualmente è l’oncologia a rappresentare il campo di applicazione clinica principale. Occupa oltre il 95% di tutte le prestazioni PET/TC eseguite. Questo esame è utile per eseguire una diagnosi precoce di tumori, per valutarne la diffusione e per stimare l’efficacia di una terapia oncologica, per monitorare l’eventuale recidiva di una neoplasia dopo la cura. La PET/TC ha anche un ruolo importante in cardiologia e in neurologia. In ambito cardiologico, aiuta a valutare i benefici di un’eventuale operazione chirurgica per pazienti affetti da malattia coronaria o disfunzioni ventricolari e per controllare una situazione post infarto. In neurologia, si utilizza per diagnosi precoci della Malattia di Alzheimer.

D Si tratta di un’analisi invasiva per il paziente?

R Ci sono poche indicazioni da osservare, come stare a digiuno da almeno 6 ore, bere molto, evitare attività fisica particolarmente intensa il giorno precedente per non falsare l’esame. Al paziente viene quindi somministrato il radiofarmaco endovena, poi un’ora di attesa prima di eseguire la scansione, che a sua volta dura una mezz’ora. Dopo si può tornare alle attività quotidiane.

D Limitazioni dovute alle radiazioni alle quali si è sottoposti durante la scansione?

R Non ci si sottopone alla PET/TAC in gravidanza, durante l’allattamento, in caso di interventi chirurgici e biopsie recenti e con trattamenti radioterapici in corso. In questo momento c’è una particolare attenzione alla quantità di radiazioni che si assumono, soprattutto per quanto riguarda i bambini. Allora è importante sottolineare che Alliance Medical è il primo Gruppo in Italia ad avere adottato DoseWatch, un sistema di gestione della dose di radiazione, su sei siti del network nazionale. Ottimizziamo l’esposizione del paziente, garantendo la massima efficacia dell’esame.

D La PET/TC è una metodica diffusa?

R Presenta non poche difficoltà nella gestione e nel mantenimento. Faccio un esempio sulla Liguria dove l’Istituto Salus a Genova è l’unico centro privato a disporre di questa macchina. E su tutto il territorio ligure ci sono solo quattro reparti di Medicina Nucleare che erogano la PET/TC: due a Genova, uno a La Spezia e uno a Pietra Ligure. Con questa offerta scarsamente capillare, le liste d’attesa risultano di conseguenza piuttosto lunghe e Salus si inserisce perfettamente in questo contesto. Il centro diagnostico di Alliance Medical offre al paziente di sottoporsi all’esame di PET/TC sia in regime privato sia in convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.

Elisa Pasino

Ufficio Stampa