Giornata Mondiale del Diabete

Mercoledì 14 Novembre 2012

12 esima Giornata Mondiale del Diabete

In Italia colpisce 18mila persone all’anno.

Il 14 novembre in più di 160 Paesi si celebra la 12esima Giornata Mondiale del Diabete. Definita la malattia del benessere, il diabete è in crescita in tutto il mondo e colpisce, solo in Italia, 18mila persone all’anno (Fonte: Associazione Medici Diabetologi). Però si può prevenire, anche se se ne parla ancora troppo poco e bisogna iniziare a pensarci fin da giovani. Sono fondamentali i controlli regolari del livello di glucosio nel sangue che permettono di agire per tempo perché rappresentano un importante campanello d’allarme.
Oltre a ridurre le aspettative di vita, il diabete può portare malattie cardiovascolari, renali, cecità, amputazione, cardiopatia ischemica, neuropatie e retinopatia.

Nel nostro Paese, sono tre milioni i casi diagnosticati in totale, ciò significa quasi il 5% della popolazione italiana. Oltre a questi casi conclamati, ci sono coloro i quali sono malati e non lo sanno perché non si sottopongono ad esami di controllo.
Inoltre, il trend è in costante crescita: secondo i dati Istat, nel 2000 si registravano circa il 3% delle persone affette da questa patologia in Italia.
Secondo il Gruppo Donna dell’Associazione Medici Diabetologi, oltre un milione e mezzo di donne italiane sono diabetiche e il rischio infarto nell’universo femminile è più alto di 3-5 volte rispetto alle coetanee non-diabetiche.

Il diabete è una malattia da non prendere con leggerezza e il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 la inserisce tra le patologie croniche che necessitano di maggiore attenzione. E se non si fa una seria campagna di prevenzione, entro il 2030 il diabete potrebbe passare dall’undicesima alla settima causa di morte nel mondo. Nei Paesi industrializzati sarà al quarto posto, dopo malattie cardiovascolari, cerebrovascolari e tumori delle vie respiratorie.

Come abbiamo già detto, il diabete si può prevenire, in particolare quello di secondo tipo, la forma che si sviluppa dopo i 45 anni circa e che dipende dallo stile di vita. I consigli degli esperti sono seguire un’alimentazione sana e controllata che può indicare il medico, fare attività fisica quotidiana (anche una camminata a ritmo sostenuto per mezzora), tenere sotto controllo il proprio peso.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è necessario ridurre gli zuccheri, preferendo quelli integrali; evitare o ridurre il consumo di grassi e di alcol; consumare verdure contenenti fibre perché rallentano l’assorbimento degli zuccheri.

Tutti dopo i 45 anni di età dovrebbero controllare il livello di glucosio nel sangue. Esame che diventa a cadenza regolare per chi ha casi in famiglia.

Elisa Pasino
Ufficio Stampa

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